Immaginate di poter usare qualunque tecnologia semplicemente col pensiero, collegando i dispositivi al vostro cervello. Un’interfaccia definitiva che cancelli ogni intermediario tra voi e il vostro smartphone, ad esempio. Oppure, pensate di poter fare il backup della vostra memoria su un computer. Vi sembrano follie da film di fantascienza? Lo sono, per ora.

Nata nel 2016, Neuralink ha esattamente questo come obiettivo: creare un dispositivo da installare nel nostro cervello per gestire gli strumenti elettronici e per una telepatia consensuale tra individui (che renderebbe inutile il parlarsi, per capirci).  Il fondatore di questa società, Elon Musk, ci ha abituati alle sue aziende con obiettivi folli: da SpaceX a Tesla, passando per X.com e PayPal, ogni sua “creazione” ha ambiziosi progetti. E probabilmente è questo il motivo del suo successo. Pensiamo alla SpaceX, fondata nel 2002 con l’obiettivo non solo di portare l’uomo su Marte, ma di farlo con viaggi “low cost” accessibili alla maggioranza delle persone e, quindi, di permettere la colonizzazione del Pianeta Rosso: “Vorrei morire su Marte. Basta che non sia al momento dell’impatto” disse.

dragoncrew.8k

Nel mentre, però, lavora sui miglioramenti dei razzi, del loro impatto ambientale (Ha lanciato il primo progetto mondiale di riciclaggio di scarti spaziali). Così succede per ogni sua società nel proprio ambito, e così, possiamo pensare, succederà per Neuralink. La prima funzione, infatti, delle tecnologie che stanno sviluppando sarà riparare lesioni celebrali dovuta a ictus o a danni tumorali, che provocano disturbi tetraplegici o paraplegici. E chissà se lo step successivo non siano i dispositivi “fotografici” (non saprei come altro definirli) di Black Mirror.

Ma chi è Elon Musk? Beh, è tante cose. Prima di tutto è un sudafricano, nato a Pretoria nel 1971, con la particolarità di aver ottenuto anche le cittadinanze canadese (1989) e statunitense (2002). Oltre alle società già citate, è anche il fondatore di Hyperloop, SolarCity, OpenAl, The Boring Company e Zip2; di cui ne è spesso amministratore delegato (CEO in inglese).

Musk oggi abita in California, e si definisce “per metà democratico e per metà repubblicano” e di recente se ne è sentito parlare per le sue dimissioni da consigliere della Casa Bianca dopo che Donal Trump ha annunciato l’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sull’ambiente. Dopotutto, come disse in un’intervista qualche anno fa, “Alcune persone non amano cambiare. Ma bisogna abbracciare il cambiamento, soprattutto quando l’alternativa è il disastro”, e cosa c’è di più disastroso degli effetti del cambiamento climatico sulla e per la Terra?

Oh, stavo per dimenticarmi, se ne parla anche per il suo ultimissimo progetto per Tesla: creare macchine che si guidano da sole in grado di andare sia sulla terra che sottacqua.

getty_466093487_97056697045000_54939

Insomma Elon Musk è sicuramente una figura fuori dagli schemi, ma ha già dimostrato di non essere un semplice sognatore, ma di poter cambiare davvero la storia dell’innovazione umana.

-Mario (@DRMario99)